lunedì 28 maggio 2012

(הנּפלים) I NEPHILIM

Alla fine degli anni 80, in Egitto, fu ritrovato un dito gigante, mummificato, della lunghezza di 38 cm (il resto del corpo si suppone avrebbe dovuto essere di circa 5 metri di altezza).



Ma a chi apparteneva questo spaventoso dito indice? Nessuno è stato in grado di svelare l'arcano. Il dito fu ritrovato da un neofita Svizzero che ebbe la fortuna/sfortuna di fotografarlo e di toccarlo presso una famiglia di "tombaroli" Egiziani.
Secondo Gregory Spoerri questo il nome dello scopritore/fotografo/NEOFITA (infatti è un noto discografico di Basilea con la passione per l'Egittologia) nel 1988 durante l'ultimo giorno delle sue ricerche riuscì a mettersi in contatto con l'ultimo discendente di una famiglia di "tombaroli" che incontrò a 100 Km a nord-est del Cairo in un agriturismo di BIR HOOKER. Per un compenso di 100 dollari ebbe la possibilità di poter visionare il sorprendente reperto appartenuto al tombarolo da generazioni e di poterlo toccare e fotografare.
Secondo il racconto di Spoerri a Bild.de (rivista Tedesca a cui concesse l'esclusiva) davanti a se si presentò un uomo con un pacchetto ammuffito e oblungo, un insieme di stracci che lasciava intravedere la forma di un qualcosa di conosciuto, un dito indice piegato.
Dal pacchetto di stracci usci fuori la reliquia marrone scuro lasciando letteralmente sbigottito Gregory.
Il dito piegato era spaccato e coperto di muffa secca, sorprendentemente leggero (pesava pochi grammi) e si intravedevano distintamente l'unghia e le venature con l'osso tranciato sicuramente da una lama. Insieme al reperto i tombaroli mostrarono una radiografia che non lasciava dubbi sul reperto e un certificato di autenticità risalenti entrambi agli anni 60.


Spoerri cerco invano e disperatamente di farsi vendere il reperto e ottenne solo la possibilità di fotografarlo (foto date in esclusiva alla testata tedesca bild) tornando in Svizzera consapevole della enorme importanza della scoperta e però fu snobbata fino ai giorni nostri.
Ma a chi apparteneva il dito gigantesco? A quale mano? Un NEPHILIM? (creature bibliche figlie dell'incrocio tra un DIO e un umano) ad un gigante? (narrati da Giuseppe Flavio nel 79 d.c. nelle guerre giudaiche) Il mistero continua.
Solo ad onor di cronaca il "National Geographic" dal 2004, si occupa del ritrovamento in India di uno scheletro umano di taglia eccezionale. "Brahma" (gli Dei Indiani) generarono esseri giganti dalle enormi capacità, questo era scritto sulle tavolette ritrovate nella fossa dello scheletro fuori misura. Attendiamo con ansia nuovi sviluppi sul caso.





To be continued...

martedì 22 maggio 2012

IL RUMORE DELLA TERRA

E' ormai dal 1970 che si cerca una spiegazione plausibile a questo stranissimo e fastidioso fenomeno, parliamo del Taos Hum. Porta questo nome perchè è iniziato nella città di Taos in Nuovo Messico, così gli scienziati chiamano "Taos Hum" un fenomeno che viene segnalato in tutti i Continenti. E' un rumore di sottofondo di tonalità molto bassa che si sente dentro il corpo, una specie di vibrazione, che si sente ormai da tempo anche in Nuova Zelanda, Svizzera, Italia e Inghilterra.
Sono tante le tesi che cercano di spiegare questo strano fenomeno acustico, dal movimento della placche tettoniche, onda magnetiche provenienti da meteoriti, ELF (Extremely low Frequency) usato da mezzi militari come i sottomarini, in grado di attraversare terra e mare.




Ad oggi nessuna risposta è stata data e i fenomeni continuano a sentirsi.






Approfondiamo:
Ma chi ha avviato l'enorme motore diesel che gira al minimo nelle viscere delle Montagne Rocciose? Il suo ronzare, un suono a bassa frequenza persistente come un'antica maledizione, viaggia per decine di chilometri nell'aria tersa, spingendo chi lo sente all'esasperazione e a volte a raptus di follia. É l'incubo di Taos, cittadina del New Mexico annidata su un altipiano a 2 mila metri d'altezza, non lontano dal celebre villaggio di Adobe costruito dai nativi Pueblo tra il 1000 e il 1450 d.C. Un tempo il luogo era affascinante, silenzioso e quasi sacro, tanto che negli Anni 20 lo scrittore inglese D. H. Lawrence ne fece il suo buen retiro. Ma nel 1991 è arrivato il «Taos Hum», il fantasma sonoro, e da allora non se n'è più andato. Il sito Live Science l'ha classificato tra i 10 grandi fenomeni inspiegabili dalla scienza.

Sta di fatto che gli «hearers» - quelli che avvertono il ronzio - lamentano uno stato di malessere generale e sintomi anche gravi (emicranie, difficoltà respiratorie, attacchi di panico, insonnia). Non servono tappi per orecchie, ansiolitici, sonniferi. Alcuni disperati sono scappati da casa in piena notte, percorrendo centinaia di km alla ricerca dell'origine del ronzio. Ciò che e' certo e' che l'«Hum» e' caratterizzato da una bassa frequenza, compresa fra 30 e 80 Hz, e quindi e' difficilmente rilevabile tanto dagli strumenti quanto dall'orecchio. Per l'uomo il suono «udibile» e' un'onda di pressione che si propaga nell'aria con frequenza dai 20 ai 20 mila Hz e con lunghezze d'onda che vanno da qualche centimetro a pochi metri: solo le oscillazioni di oggetti o superfici che hanno dimensioni confrontabili con queste, quindi, producono onde avvertibili. La maggior sensibilità al suono, tuttavia, si riscontra a frequenze tra i 1000 e i 4 mila Hz ed e' per questo che non tutti avvertono il ronzio.
In base all'unico censimento gli «hearers» sono il 2% della popolazione della contea e non risultano affetti da disturbi uditivi. Già nel '93 gli abitanti di Taos, esasperati, ottennero l'intervento di un team di esperti che, diretto da Joe Mullins della New Mexico University, coinvolse l'audiologo James Kelly e centri come il Los Alamos National Laboratory, il Phillips Air Force Laboratory e i Sandia National Laboratories. Si condussero rilevamenti acustici, geodinamici, magnetici, elettromagnetici e nel 95 stilarono un rapporto che tuttavia non chiariva il mistero. Esclusero però l'origine geofisica, visto che l'area e' poco sismica, e la responsabilità della locale rete elettrica, che emette frequenze a 60 Hz. Si sa che in natura i suoni a bassa frequenza sono generati da fenomeni diversi, come interazioni del vento, variazioni barometriche, tornado, onde oceaniche, valanghe, terremoti, attività vulcaniche, fino alle aurore boreali.
Le più comuni fonti artificiali di infrasuoni sono invece motori, impianti industriali, reti elettriche, «pipeline», turbine eoliche. Ma nulla di tutto ciò risulta una possibile causa del «Taos Hum». «Gli infrasuoni a più alto contenuto energetico, quelli che si propagano per migliaia di km, - spiega Renato Spagnolo dell'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica di Torino - hanno tre origini: esplosioni chimiche o nucleari, lanci di missili, voli di jet supersonici». Eventi sporadici e di breve durata, dunque. Gli «hearers», invece, affermano che il ronzio parte bruscamente, continua per lunghi periodi e - stranamente - e' più forte all'interno degli edifici che all'aperto. Oggi Taos è un luogo vivace, meta di turisti «alternativi». Terreno fertile, dunque, per le ipotesi piu' fantasiose che tirano in causa potenze infernali, antenati «indiani» o i soliti extraterrestri. Ma la tesi cospirazionista e' la piu' accreditata: le indiziate sono le stazioni Elf (Extremely Low Frequency) della Marina e soprattutto quella di Clam Lake, Wisconsin, dove si conducono studi sulla propagazione degli infrasuoni utilizzati nelle comunicazioni sottomarine, anche se la frequenza operativa standard e' 76 Hz (per non parlare della distanza, vale a dire 1500 km).
Ovviamente il segreto militare ha impedito ogni ulteriore indagine. «Bisognerebbe riprovare con mezzi più evoluti - commenta Spagnolo -: le attuali tecniche di rilevazione e trattamento del segnale localizzano una sorgente di infrasuoni a centinaia di km. In giro per il mondo ci sono un'ottantina di stazioni capaci di rivelare test nucleari sotterranei o eventi sismici anche lontani». Ma se il «Taos Hum» resta il più famoso, non è certo l'unico incubo sonoro. I casi crescono e perlopiù rimangono insoluti, dall'Alaska all'Europa, dove la Gran Bretagna detiene uno spiacevole primato, compreso un suicidio dovuto al rumore. Il «Bristol Hum» è il primo della serie, dato che ha conquistato i titoli dei giornali già dagli Anni 70. E oggi si registrano fenomeni a Londra e Leeds, oltre che nelle contee di Cheshire, Cornwall, Gloucestershire, Shropshire, Suffolk, Wiltshire. Tra gli episodi più recenti c'è quello del villaggio gallese di Minffordd, dove il Comune ha installato una serie di strumenti per individuare le cause del ronzio, e quello australiano del «Bondi Hum», nella celebre località balneare vicino a Sydney.

To be continued..


mercoledì 16 maggio 2012

PAURA DEI SUPERVULCANI?

Con il termine Supervulcano ci si riferisce a 10-12 grandi caldere presenti sul nostro Pianeta che arrivano ad avere un diametro di varie decine di Km. Non è mai stata osservata un'eruzione di questo tipo di caldere (che hanno periodi di quiescenza di centinaia di migliaia di anni tra un'eruzione e l'altra), anche se nelle aree circostanti si trovano chiare tracce geologiche di imponenti eruzioni passate. Gli esempi più noti di questo tipo di apparati sono il parco delle Yellowstone (USA), i Campi Flegrei (Italia), il lago Toba (Indonesia).
Potenzialmente pericolosissimi e imprevedibili potrebbero cambiare le sorti della Terra da un momento all'altro.
L'eruzione di uno di questi "mostri" potrebbe avere proporzioni colossali cancellando ogni forma di vita nel raggio di centinaia di Km mentre un area paragonabile ad un Continente verrebbe sepolta da metri di cenere Vulcanica.
Le conseguenze, ripeto, sarebbero catastrofiche! 
Il clima cambierebbe drasticamente e l'estinzione sarebbe vicinissima.
Secondo fonti autorevoli, i Supervulcani a rischio evento vulcanico sarebbero:


















































Questo secondo me è lo scenario più pericoloso e imprevedibile che ci potrebbe riservare il nostro Pianeta Terra.
Allora come comportarci? Come prevenire?
Difficile se non impossibile dirlo... Resta un mistero.

To be continued...



venerdì 11 maggio 2012

L'ENIGMA DELLE PIRAMIDI

LE PIRAMIDI EUROPEE, scoperte di recente e precisamente in Bosnia a 30 Km da Sarajevo nella cittadina di Visoko risultano essere le più alte mai scoperte.



Il complesso è composto da cinque imponenti piramidi: la piramide del Sole, del Dragone, della Luna dell'Amore e della Terra. La più alta è quella del Sole che misura 220 metri (quella di Giza è "appena" 147 metri) ha, secondo l'Istituto Geodetico, l'orientamento più preciso verso il nord cosmico con l'errore di 0 gradi, 0 minuti e 12 secondi. Un'esattezza incredibile, se dovesse trattarsi puramente di una casualità del tutto naturale. La Piramide del Sole è completamente coperta da blocchi di cemento rettangolari. Le proprietà del calcestruzzo utilizzato, di estrema durezza e basso assorbimento d'acqua, sono, secondo le istituzioni scientifiche di Bosnia, Italia e Francia, di gran lunga superiore a quelle dei materiali in uso oggigiorno. La datazione al radiocarbonio della terrazza pavimentata della Piramide della Luna ha confermato che la struttura è stata costruita circa 10.350 anni fa (anno più anno meno).
Non c'è che dire, una scoperta straordinaria! 
Ma la cosa ancor più straordinaria è che un Team di Fisici, ha rilevato un fascio di energia che fuoriesce dall'estremità della Piramide del Sole. Il raggio del fascio è di circa 4,5 metri con una frequenza di 28 kHz. Il flusso energetico è continuo e la sua forza cresce man mano ci si sposta verso l'alto, allontanandosi dalla parte superiore della piramide.






Ma le stranezze non finiscono qui! 
Unendo le sommità delle tre piramidi principale (del Sole, della Luna e del Dragone) si ottiene un perfetto triangolo equilatero con tutti gli angoli di 60°.




Sono stati scoperti inoltre manufatti, scritte, tunnel.. Personalmente la trovo una notizia sensazionale!!
Ora si tratta di trovare la conferma che le piramidi bosniache siano anche le più antiche piramidi conosciute del pianeta. Sotto la "Valle bosniaca delle Piramidi" c'è un ampio tunnel della metropolitana. Nel labirinto sotterraneo, nel 2010, sono state scoperte tre camere e un piccolo lago blu. Inoltre un rilevamento elettromagnetico mostra che il livello di ionizzazione è 43 volte superiore alla concentrazione media all'esterno, il che rende i sotterranei pressoché una "camera di guarigione", un luogo ideale per il ringiovanimento del corpo e la rigenerazione.











Questa nostra Terra non smette mai di sorprenderci, quali novità ci aspettano nei prossimi mesi?? 
Godetevi il video.










To be continued..

giovedì 10 maggio 2012

OGGETTI FUORI TEMPO

Gli OOPArt sono oggetti non collocabili nel tempo, ovvero, Out of Place Artifacts (reperti o manufatti fuori posto). Suscitano e hanno suscitato, negli anni, notevole interesse da parte di tutta la comunità scientifica perchè questi oggetti ritrovati in varie parti del Mondo sono fuori posto.
Chiaramente hanno incuriosito anche me, e mi appresto ad elencarli (menzionerò quelli che secondo me sono degni di nota).


IL FOSSILE DI TIGIL




Gli archeologi dell’Università di San Pietroburgo hanno certificato l’autenticità di un fossile trovato a 200 chilometri dalla cittadina di Tigil, nella remota penisola di Kamchatka, Russia. 
Il paleontologo Yuri Golubev ha confermato che questa scoperta ha sorpreso tutta la comunità scientifica e che può cambiare la storia. Non e la prima volta che vengono ritrovati OOPARts sorprendenemente conservati.
Si tratta di una roccia che contiene una serie di parti metalliche. Questi pezzi sembrano formare un meccanismo ad ingranaggi che può appartenere ad un orologio o computer. La cosa sorprendente è che sono fossilizzati in una roccia non più e non meno di 400 milioni di anni.


*Fonte:http://pianetablunews.wordpress.com/2012/03/06/russia-ritrovato-fossile-di-400-milioni-di-anni-fa-che-puo-cambiare-la-storia/


Mi chiedo: da chi era abitata la Terra 400 milioni di anni fà? Che spiegazione dare a questo interessantissimo ritrovamento?


IL GEODE DI COSO





Il 13 Febbraio 1961 Wallace La ne, Virginia Maxey e Mike Mikesell erano alla ricerca di minerali, in particolare di geodi (cioè di pietre sferiche), per il loro negozio di souvenir a Olancha (California). In quel particolare giorno, il gruppo si trovava nei dintorni di un rilievo montuoso sovrastante il letto asciutto del Lago Owens. All'ora di pranzo, i tre amici riposero tutti gli esemplari raccolti in un unico sacco. Il giorno dopo, nello spaccare le rocce raccolte per mettere in luce i geoidi, Mikesell distrusse una lama diamantata nuova cercando di aprire un nodulo particolarmente resistente. 

All'interno, non rinvenne la cavità tipica di quasi tutti i geodi, ma una sezione perfettamente circolare di un materiale bianco e durissimo, che sembrava porcellana. Al centro del cilindro, si trovava una barretta di me tal lo lucido del diametro di 2 mm; il metallo rispondeva al l'azione di un magnete. L'esemplare presentava altre strane caratteristiche. Lo strato esterno era incrostato di conchiglie fossili. Assieme alle conchiglie, gli scopritori notarono nella crosta due oggetti di metallo non magnetico che rassomigliavano a un chiodo e a una rondella. Cosa ancor più strana, lo strato interno era esagonale, e sembrava formare un rivestimento attorno al cilindro di porcellana. Entro lo strato interno, un ulteriore strato di rame in de composizione circondava il cilindro di porcellana.


*Fonte:http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=101536



IL MARTELLO DI LONDON







E' stato trovato da due escursionisti nel 1934 o 1936 in un blocco di arenaria a London una cittadina del Texas. Il manico presenta una pietrificazione cristallina con porosità di carbonio. 
Un fenomeno contrastante perché la cristallizzazione si forma per azione dell'acqua corrente invece la porosità di carbonio avverrebbe per azione del fuoco. Sottoposto ad un esame tomografico la composizione chimica del martello è risultata essere formata dal 96.6 % di ferro dal 2,6 % di cloro e dal 0,74 % di zolfo. Acciaio pressoché puro senza inclusioni di impurità come silicio e carbonio. 
Con l'attuale pressione atmosferica l' industria metallurgica non è in grado di realizzare un metallo del genere senza che vi siano delle inclusioni. Peraltro secondo i geologi la roccia arenaria viene fatta risalire ad un periodo tra 160 e i 400 milioni di anni fa.


*Fonte:http://www.noahsark.it/Martello_di_london.htm


LA LENTE OTTICA MOLATA






Questa è la "lente ottica" ritrovata a Helvan (Egitto) e custodita al British Museum di Londra.


LA TESTA DI BRONZO DI SAN FRANCISCO




E' il manufatto in bronzo più antico che sia mai stato trovato.
Datato 6000 anni fà scoperto a Golden Gate Park (San Francisco, California), è più vecchio di 3000 anni dei manufatti trovati in Cina.
L'uomo poteva creare manufatti in bronzo molto prima di quello che si era pensato fino ad oggi. La cosa strana è che non si è riusciti a capire chi l'ha scolpita, quale popolo.


To be continued...

venerdì 4 maggio 2012

IL LAGO VOSTOK

Recentemente scoperto in Antartide, il Lago Vostok, grande come l'Ontario, lungo quasi 250 chilometri e largo 50, profondo 1000 metri, è uno dei più grandi laghi della terra.
Il bacino del lago potrebbe essere un vero e proprio endopianeta, un mondo sconosciuto e autonomo all'interno del pianeta Terra rimasto a 20.000.000 di anni fà, avete capito bene, venti milioni di anni fà!
Secondo ipotesi non prive di fascino, il ciclo dell'acqua potrebbe essere completo, la conca della caverna ospitare fenomeni meteo, piogge e temporali e spostamenti d'aria. E forse forme di vita complesse. Sicuramente, ci sono i batteri. Un aspetto che crea più di un problema, perché il nostro mondo e quello dimenticato del lago Vostok potrebbero essere incompatibili. Un agente proveniente dalla Terra potrebbe contaminare e sterminare la biologia del lago in pochi minuti. Così come un agente proveniente dal lago, sconosciuto per il nostro ambiente e potenzialmente pericoloso potrebbe provocare problemi imprevedibili per tutto il pianeta. Per questo nell'opera di scavo, il team russo ha prestato attenzione totale al pericolo di contaminazione biunivoca. L'acqua da analizzare proveniente dal lago sarà prelevata creando un foro attraverso cui la pressione spingerà il liquido in alto. Si attenderà quindi il ricongelamento e poi verranno presi i campioni. Naturalmente il momento del taglio del ghiaccio per praticare il foro è quello più delicato, quello in cui il nostro mondo e i nostri batteri entrano in contatto con un universo misterioso intrappolato da milioni di anni. 
A condire tutto ciò c'è la fortissima anomalia magnetica riscontrata nel lago, di origine inspiegabile.
E' stata individuata una struttura metallica di forma perfettamente circolare e regolare, l'ipotesi è che sarebbe questa struttura a generare l'anomalia..













Il mistero continua!


LA PAROLA ALLA SCIENZA: POSSIBILI SPIEGAZIONI

Analizziamo le possibili cause:
Un articolo apparso sul "American Journal of Phsics" a firma di BRUCE DINARDO, autorevole ricercatore Americano, potrebbero essere bolle di metano a far affondare le navi che si trovano a passare nel triangolo della morte.
Secondo Dinardo, le bolle di metano rilasciate dai giacimenti che si trovano nel fondo marino risalirebbero velocemente verso la superficie e colpirebbero le navi di passaggio compromettendo la loro galleggiabilità facendole colare a picco.
Il grande Archimede da Siracusa, aveva già dimostrato che un oggetto, per poter galleggiare, doveva essere immerso in un liquido la cui densità doveva essere maggiore della densità dell'oggetto stesso. Così se all'acqua veniva aggiunta una quantità di bolle la densità diminuiva e, di conseguenza, l'oggetto finiva sul fondo.
Successivi esperimenti in laboratorio hanno dimostrato che in mare aperto una improvvisa scarica di bolle derivanti da giacimenti di metano sottomarini (fenomeno abbastanza comune) potrebbe prima incrinare e poi affondare una nave di grande stazza.


Ottima tesi...

AEREI SCOMPARSI

Un DC-3 proveniente da San Juan, Puerto Rico, che si accingeva ad atterrare a Miami il 28 dicembre 1948, sotto un cielo stellato, interrompe bruscamente le comunicazioni con  la torre di controllo pochi minuti prima della fine del suo viaggio.

In breve fu organizzata una massiccia operazione di ricerca ma, sfortunatamente, l'aereo non fu mai ritrovato. Nonostante le perfette condizioni meteo con visibilità ottima, il DC-3 e il suo equipaggio sembravano essere stati inghiottiti nel nulla..



Il 5 dicembre 1945 accadde un fatto che nessuno mai avrebbe più dimenticato. Quel pomeriggio, cinque aereosiluranti della Marina degli Stati Uniti erano appena decollati dall'aeroporto di Fort Lauderdale per un breve volo di addestramento. Era una missione di routine ma finì in tragedia.
Il comandante della squadriglia comunicò via radio alla torre di controllo che tutti e cinque gli aerei risultavano dispersi ed erano incapaci di comprendere in quale direzione stessero volando.
Alcuni istanti dopo questo drammatico messaggio le comunicazioni si interruppero definitivamente.
Due idrovolanti della Marina furono inviati tempestivamente nella zona ma dei cinque aerei si erano perse le tracce.
Le ricerche proseguirono per alcuni giorni senza risultato e la Marina degli Stati Uniti in un comunicato ammisero espressamente che gli aerei erano letteralmente scomparsi nel nulla.

To be continued..




Il video della misteriosa sparizione della "MARY CELESTE".

MISTERI E SPARIZIONI

Sono in procinto di finire la lettura del "Libro dei Misteri Irrisolti" di Stefano Mayorca, tra i tanti enigmi riportati dall'autore, uno in particolare mi ha colpito, le presunte sparizioni nel Triangolo delle Bermuda.
Il tema è stato affrontato più volte ma a me affascina capire come è possibile (parliamo di casi accertati) che spariscano navi, aerei e persone senza apparente motivo e senza spiegazione plausibile.
Analizziamo i casi più famosi.

- Nel 1840 la "Rosalie", una nave mercantile francese partita dal vecchio continente e diretta ai Caraibi, venne ritrovata in mezzo all'Oceano completamente deserta: l'equipaggio sembrava essersi dissolto e l'unico essere vivente era un canarino nella sua gabbia.
La cosa più sorprendente era che a bordo tutto appariva in perfetto stato, come se gli uomini fossero appena sbarcati, mentre al momento della sparizione era passato parecchio tempo. Mentre sui ponti e sottocoperta ogni cosa era al suo posto stessa cosa per la stiva e le cabine dell'equipaggio.

Atti di pirateria a quel tempo erano all'ordine del giorno ma ogni cosa era al suo posto! E l'equipaggio dov'era? si erano forse gettati in mare? e perchè?

- Caso ancor più sconcertante è quello della "Mery Celeste", che presenta inquietanti similitudini con l'episodio appena descritto. Nel 1872 la "Mery Celeste" venne avvistata da un bastimento Inglese, che la abbordò mentre questa andava alla deriva.
Saliti a bordo, i marinai Inglesi non trovarono niente di anomalo, tutto era al suo posto compreso il carico, viveri acqua e oggetti personali dell'equipaggio erano intatti. L'unica stranezza riguardava la cabina del Comandante.
Essa era stata chiusa dall'interno inchiodando alcune travi alla porta, come se l'uomo avesse voluto barricarsi all'interno, da dove fosse uscito però, era impossibile stabilirlo.

To be continued...


Scoperta una città su Marte?




Sembra tutto così strano e inverosimile ma sarebbe davvero bello se fosse confermato..
Una città su Marte aprirebbe la mente di tutti, metterebbe d'accordo tutte le persone e tutte le religioni.
Ianneo (il ricercatore che avrebbe individuato la città Marziana) utilizza il software Google Earth per svolgere le sue ricerche sul pianeta Marte, che è stato mappato con immagini ottenute da un satellite, fotografie aeree e un sistema lanciato dalla Nasa in collaborazione con Google. Le immagini in alta risoluzione permettono a chi le guarda di arrivare fino a un'altitudine di 150 metri senza perdere molto delle qualità delle immagini. La "grande città" scoperta su Marte da Matteo Ianneo può essere trovata usando le seguenti coordinate su Google Earth: 1°52’27.22″N 81°11’54.95″W.






*Fonte:http://affaritaliani.libero.it/cronache/italiano-scopre-una-citt-su-marte030512.html

Aspettiamo fiduciosi!