martedì 23 luglio 2013

LA TOMBA DEL DIO VISITATORE

 

La storia che riportiamo necessità di una doverosa premessa: si tratta di poche informazioni reperite in rete e di un documentario trasmesso in esclusiva dalla rete televisiva americana Sci-Fi nel 1998, chiamato “The Secret KGB Abduction Files”. E' davvero difficile trovare riscontri oggettivi che possano confermare la veridicità di quanto riportiamo. 
L'unico parere autorevole fu fornito dalla stessa rete televisiva americana all'epoca della trasmissione, secondo la quale il team di specialisti incaricato di valutare la pellicola ne confermò l'autenticità.
L'emittente televisiva americana ha mandato in onda il filmato una sola volta e nessun altra copia del video è disponibile, tranne quelle che sono disponibili grazie a chi all'epoca penso di registrare la trasmissione.
La pellicola mostrerebbe una spedizione segreta del KGB in Egitto nell'ambito del “Project Isis”, nella quale i servizi segreti sovietici scoprirono l'esistenza di quella che sembra essere la mummia di un alieno.
Prima della messa in onda, la pellicola non era mai stata mostrata al di fuori delle strutture segrete del KGB. Si tratta di un elaborato e costoso imbroglio, oppure la “Tomba del Visitatore” potrebbe essere la scoperta che rivoluzionerà la comprensione sugli inizi della civiltà umana?



Tutto è cominciato con le rivelazioni di Viktor Ivanovich, un astrofisico e neurologo russo ingaggiato dal Cremlino come consulente scientifico per lo sviluppo di sistemi di propulsione avanzata.
Come racconta egli stesso a Sci-Fi, Ivanovich ebbe accesso ad alcuni dossier segreti del KGB nel quale si parlava di una spedizione del 1961 nell'ambito del “Progetto Iside”, il cui obiettivo era quello di scoprire tracce di conoscenze e tecnologie dell'antico Egitto che potessero essere applicate in ambito militare.
Il team della missione era composto da egittologi dell'Accademia Sovietica delle Scienze, un certo Herman Alekseen, presente come egittologo dell'Ermitage Museum, esperti militari specializzati in radioattività e chimica, alcuni astronomi, tra cui Yuri Valdimir, e Sami Sharaf, segretario di Gamel Abdel Nasser, il secondo presidente della Repubblica d'Egitto. 
Se si considera il periodo storico nel quale sarebbe avvenuta la spedizione, non stupisce l'asse politico tra l'Egitto e l'Unione Sovietica. Già nel conflitto del 1956, quando Israele invase i territori egiziani a seguito della Crisi del Canale, l'URSS si schierò al fianco dell'Egitto. Si stima che quando il Progetto Iside ebbe iniziò, il personale militare sovietico presente in Egitto raggiungesse le 20 mila unità.
La spedizione fu organizzata all'indomani della scoperta casuale di una misteriosa tomba da parte di due beduini di Magbarat Alzoar. I due malcapitati, dopo essere entrati nella tomba, furono colti da malore e ricoverati in ospedale. Quando furono interrogati dagli agenti del KGB e dei servizi segreti egiziani, i beduini continuavano a ripetere di aver trovato “il Dio Visitatore”.
Da quel momento, il “Progetto Iside” divenne di priorità assoluta e tutti gli sforzi furono organizzati per trovare, analizzare e segretare la tomba scoperta dai due beduini. La spedizione fu organizzata di concerto dai due paesi in gran segreto, nel timore che la CIA, i servizi segreti americani, potessero venire a conoscenza della scoperta.
Secondo quanto riportano i documenti in possesso di Ivanovich, i sovietici trovarono la tomba ricca di artefatti. Così si legge in una nota destinata ad un funzionario di grado elevato del KBG:
“I nostri agenti si sono assicurati di verificare l'inventario redatto da uno degli scienziati che lavorano nella Tomba del Visitatore”.
Segue, poi, la seguente lista di informazioni:
Luogo del ritrovamento: non divulgabile;
15 casse di reperti;
1 corpo parzialmente mummificato;
1 sarcofago in pietra;
8 campioni di geroglifici.
Nel rapporto redatto da uno dei primi scienziati ad entrare nella tomba si legge:
“Durante l'ispezione delle pareti abbiamo notato una strana forza repulsiva uscire dalle pareti. Non siamo riusciti a trovare nessuna spiegazione scientifica”.
Infine, nel rapporto redatto da uno dei crittologi, impegnato nella decodifica parziale di un messaggio inciso sulle pareti della tomba, si legge di una profezia che prevede il 'ritorno degli dei alati”.
Ma la scoperta più stupefacente riguarda quella della mummia. La mummia risultava avere un'altezza decisamente superiore ai 2 metri, molto maggiore della statura media degli abitanti dell'antico Egitto.
Le analisi al carbonio-14 eseguite dal biologo molecolare Boris Timoyev rilevarono che il corpo risaliva a circa 12 mila anni fa, migliaia di anni prima dell'inizio del periodo dinastico egizio. Di chi mai poteva essere il corpo mummificato contenuto nel sarcofago?
Secondo la mitologia egizia, una famiglia di divinità è discesa dalle stelle in Egitto. Sarebbero stati costoro ad insegnare loro la conoscenza e la saggezza. Più tardi, quando il loro compito terminò, lasciarono la Terra per tornare nei cieli, ad eccezione di Osiride, il quale rimase con il compito di proteggere e mantenere l'antica conoscenza donata. Osiride portò la civiltà agli uomini, insegnò loro come coltivare la terra e produrre il vino e fu molto amato dal popolo. Dopo la sua morte, fu mummificato e sepolto in una località segreta.
Sulla base di questo antico mito, subito dopo la scoperta della Tomba del Visitatore, un gruppo di scienziati, programmatori informatici, medici e altri accademici, si riunì per discutere la portata dell'evento.
Il gruppo si convinse che quella trovata nel sarcofago doveva essere la mummia di Osiride, il faraone alieno! Il gruppo si diede il nome de “I seguaci”, un movimento dai contorni quasi religiosi, dedito all'adorazione del “visitatore delle stelle”.
Il Cremlino prese la faccenda sotto un profilo più pragmatico. All'epoca della Guerra Fredda, avrebbe fatto comodo avere a disposizione una qualche invincibile tecnologia aliena. Inoltre, i ricercatori sovietici, cominciarono a chiedersi seriamente quale fosse la vera funzione delle piramidi e se fossero state progettate per qualche scopo particolare. Alcuni di loro ipotizzarono che fossero delle potenti macchine in grado di incanalare un qualche tipo di energia dal cosmo o una sorta di trasmettitore interstellare.

Il video della Tomba
A suscitare l'interesse di Sci-Fi per la questione è stata una pellicola che l'emittente televisiva americana pare abbia ottenuto dalla mafia russa tramite un intermediario. La pellicola proverebbe dagli archivi di massima sicurezza del KGB e mostrano le immagini della scoperta del sarcofago all'interno della Tomba del Visitatore. Gli esperti incaricati da Sci-Fi hanno garantito l'autenticità della pellicola.
Il video in bianco e nero mostra un certo numero di soldati e funzionari che entrano in quella che sembra essere una camera sepolcrale egizia, senza maschere antigas. All'apertura del sarcofago, è possibile vedere una nuvola di fumi tossici invadere la stanza e la reazione dei soldati colpiti dallo sbuffo e dalla paura.
E' possibile vedere anche la mummia contenuta nel sarcofago. Successivamente, l'ambiente sembra essere stato organizzato per delle analisi scientifiche più approfondite. Ora i soldati indossano delle speciali tute protettive. 
Che valore dare a questo filmato? Si tratta di una bufala elaborata sulla base delle rivelazioni di Ivanovich? Non c'è dubbio che il video mostra concordanze stupefacenti con quanto contenuto nei documenti di Ivanovich.
Questo, secondo alcuni, sarebbe un ulteriore prova a sostegno dell'autenticità del filmato. Inoltre, pare che alla proiezione privata organizzata dal tema di Sci-Fi prima della messa in onda, fosse presente la figlia di uno dei componenti de 'I Seguaci', la quale, quando riconobbe il padre nelle immagini della pellicola, scoppiò in lacrime.
“Non vi è dubbio che un piccolo gruppo di scienziati russi es esperti militari abbia scoperto una tomba in Egitto nel 1961”, spiega Ivanovich. “Ma nei documenti non è mai stato rivelato con precisione cosa fosse stato trovato all'interno del sarcofago. Solo attraverso fonti provenienti dai ranghi più alti del KGB, e che sembrano incredibili, sappiamo che sono stati trovati i resti di una creatura aliena morta in Egitto 10 mila anni prima di Cristo”.
Se le informazioni rivelate dal dottor Ivanocih sono vere, bisogna riconsiderare tutta l'evoluzione culturale della civiltà umana. Costantemente, arrivano notizie che svelano un passato terrestre molto più articolato ed enigmatico di quanto finora si fosse ritenuto.
Inoltre, checché se ne dica, la comparse della civiltà egizia e la costruzione delle grandi piramidi di Giza rimangono ancora un mistero. “La questione fondamentale circa l'antico Egitto è quella di capire in che modo una civiltà così avanzata, giunta al culmine del suo sviluppo intorno al 2500 a.C., sia comparsa sulla scena del mondo”, spiega Roselyn McNaughton dell'Istituto di Egittologia.
“Tutte le altre civiltà antiche hanno conosciuto un progressivo sviluppo storico, ideando la loro tecnologia in centinaia o addirittura migliaia di anni. Questo non è accaduto per l'antico Egitto. Una società completamente formata è venuta improvvisamente fuori dal deserto”.

martedì 2 luglio 2013

I BAMBINI VERDI DEL WOOLPIT

Una storia molto interessante:

Durante il XII° secolo, a Woolpit, Inghilterra, accadde un fatto del tutto singolare. Vennero trovati due bambini, fratello e sorella, dall'aspetto assolutamente normale, ma con la bizzarra caratteristica di avere la pelle di colore verde.




La storia dell' incontro con i "bambini verdi di Woolpit" ci viene raccontato da Ralph di Coggeshall nella sua "Historia rerum anglicarum", un resoconto storico degli avvenimento inglesi occorsi tra il 1066 ed il 1198, e da William di Newburgh all' interno del "Chronicon Anglicanum", redatto tra il 1187 ed il 1224.
Tuttavia non c'è alcun accenno ai bambini verdi di Woolpit in un'opera contemporanea alle altre, "Anglo-Saxon Chronicles", che include molte storie popolari all'epoca, tra cui miti e leggende.

I due bambini erano in tutto e per tutto simili a fanciulli assolutamente normali. La loro pelle era tuttavia verde, e parlavano uno strano linguaggio. I vestiti che indossavano parvero ai locali "strani e fatti di un materiale non noto". Inizialmente vollero nutrirsi soltanto di fagioli verdi, per poi abituarsi col tempo a nutrirsi di altri alimenti.

bambini verdi di Woolpit emersero da un buco-trappola per lupi ("wolf pit"), e vennero condotti nella casa di Sir Richard de Calne, il proprietario terriero locale. Una volta arrivati, i fanciulli irruppero in un pianto straziante, e per alcuni giorni rifiutarono di mangiare qualunque cosa fino a quando non gli vennero portati dei fagioli verdi, unico alimento di cui si nutrirono fino a quando non si abituarono al sapore del pane.

Tuttavia il maschio, il più giovane dei due, aveva fin da subito iniziato a mostrare segni di depressione, fino a sviluppare una malattia che lo portò alla morte nel giro di un anno.
Rimase in vita solo la sorella, che imparò l'inglese e progressivamente perse la sua colorazione verde, acquisendo l'aspetto di una giovane ragazza in buona salute. Venne battezzata (con il nome, pare, di "Agnes Barre") e condusse una vita normale, addirittura sposandosi con un uomo del villaggio di Lovenham, ed iniziò a parlare del posto da cui era giunta, assieme al fratello, nella contea di Suffolk.

La ragazzina raccontò di provenire dalla "Terra di San Martino", un luogo privo di luce i cui abitanti hanno tutti la pelle di colore verde. L'oscurità regnerebbe sovrana in quel posto, il sole non sorgerebbe mai oltre l'orizzonte.
Non ricordò con esattezza dove fosse localizzata la sua terra, ma affermò che una "terra luminosa" è visibile oltre le rive di un fiume che sembra separare la "Terra di San Martino" dalla "terra luminosa".

Su come sia giunta alla luce del sole ebbe un ricordo più o meno vago, raccontò soltanto di aver seguito un rumore di campanelli lungo una caverna, nell' oscurità più totale, fino a quando i due bambini non vennero temporaneamente accecati dalla luce solare. Da quel momento non riuscirono più a ricordare dove fosse l'entrata per la "Terra di San Martino".

Le ipotesi sull'origine di questi bambini sono state moltissime. Ma forse prima occorrerebbe stabilire se questi bambini siano realmente esistiti.
La storia infatti sembra avere molti punti in comune con leggende del folklore locale, che parlerebbe di un "popolo del bosco" o "popolo della natura" che abiterebbe sottoterra, composto da elfi e fate, oltre che da bizzarri esseri umani.
La descrizione della ragazza sembra essere estremamente simile all'immaginario collettivo sulle fate che si aveva all'epoca. Dopo il matrimonio, la sua indole sarebbe divenuta "giocosa e faceta", atteggiamenti solitamente attribuiti al mondo delle fate; il colore verde inoltre è spesso associato ad eventi soprannaturali e magici; i fagioli verdi infine sono considerati il cibo dei residenti dell'oltretomba.

Tuttavia, forse la spiegazione è molto più umana, e non è necessario chiamare in ballo fate e creature del bosco per fornire un quadro plausibile sui bambini verdi di Woolpit.
L'ipotesi avanzata dal sito Feralchildren.com è quella che i bambini fossero di origine fiamminga: durante il XII° secolo le regioni orientali dell'Inghilterra furono meta dell' immigrazione di fiamminghi, perseguiti dopo l'ascesa al trono di Enrico II ed in buona parte uccisi durante una battaglia avvenuta nel 1173.

La spiegazione sembrerebbe coerente col fatto che la lingua fiamminga era del tutto sconosciuta agli inglesi del tempo, oltre al fatto che il vestiario era differente da quello inglese.
I bambini potrebbero essersi persi nella foresta dopo l'uccisione dei loro genitori, finendo per vagare in alcuni dei tunnel presenti nell'area.

La colorazione verde della pelle invece può essere spiegata con "la malattia verde", nome un tempo dato ad una forma di anemia causata da deficit alimentari. Dopo aver seguito un regime alimentare normale infatti, i bambini avrebbero ripreso un colorito sano. Probabilmente questa patologia era in stato troppo avanzato nel maschio, cosa che ne causò la morte un anno dopo il suo ritrovamento.

Fonte: http://www.mysteriouspeople.com/Green-Children.htm