giovedì 26 settembre 2013

LA PIRAMIDE SOTTOMARINA DELLE AZZORRE

La ricerca della leggendaria civiltà atlantidea, scomparsa nella notte dei tempi a causa di un cataclisma globale catastrofico, potrebbe essere ad una svolta. L'emittente televisiva pubblica del Portogallo (RTP) ha diffuso la sorprendente notizia della scoperta di una piramide sottomarina nelle acque delle Isole Azzorre. La ricerca di Atlantide è ad una svolta decisiva?



Le leggende sull’esistenza di una civiltà preistorica avanzata, denominata comunemente Atlantide, sono circolate fin dall’inizio della storia umana.
I ricercatori che si sono avventurati nella ricerca di indizi sulla sua esistenza hanno avuto sempre opinioni divergenti. Alcuni pensavano che si trovasse al centro dell’Oceano Atlantico, altri in Sud America, altri ancora nell’Oceano Pacifico.
Come ormai è noto, sono stati gli scritti di Platone a suggerire che i costruttori originali delle piramidi sul nostro pianeta fossero gli abitanti di un continente perduto situato ad ovest dello Stretto di Gibilterra, ma i ritrovamenti megalitici in zone come Machu Pichu, Cuzco e Tiahuanaco hanno portato a pensare che gli Atlantidei provenissero dal Sud America.
Ma una scoperta davvero importante potrebbe portare ad una svolta decisiva nella ricerca della civiltà perduta. Un servizio trasmesso dalla televisione pubblica portoghese ha rilevato l’esistenza di una struttura piramidale sul fondo delle acque che circondano le Azzorre, nei pressi del vulcano Dom João de Castro Bank, tra le isole diSão Miguel e Terceira.
La struttura è stata identificata dal navigatore Diocleciano Silva, sulla base delle letture batimetriche comparse sugli strumenti durante una navigazione ricreativa. L’autore della scoperta è convinto che la struttura piramidale non sia di origine naturale.
Secondo le misurazioni, la piramide è alta circa 60 metri, con una base di 8 mila metri quadrati (più piccola della Piramide di Cheope, pari a 53 mila metri quadrati). La struttura si trova a circa 40 metri sotto la superficie dell’oceano e risulta essere perfettamente allineata con i quattro punti cardinali, come le Piramidi di Giza.
Tanto è bastato da suscitare l’interesse da parte del governo portoghese il quale ha dichiarato che la questione è già in fase di studio con il supporto della Marina Portoghese.
Luiz Fagundes Duarte, segretario Regionale della Pubblica Istruzione, è prudente: tenuto conto della posizione della struttura, potrebbe trattarsi di una formazione di origine naturale.

Altre piramidi nelle Azzorre

Negli ultimi due anni, gli archeologi dell’Associazione Portoghese per la Ricerca Archeologica (APIA) hanno individuato nuove prove sull’Isola di Pico, confermando l’idea che l’occupazione umana delle Azzorre precede di molte migliaia di anni l’arrivo dei primi portoghesi.
Come riporta il Portuguese American Journal, i ritrovamenti si compongono di una grande varietà di strutture rocciose piramidali, alcune pari a 13 metri di altezza.


Gli archeologi ritengono che le strutture siano state realizzate dagli occupanti ancestrali dell’isola, suggerendo che potrebbe trattarsi di antichi luoghi di culto con scopi rituali funebri. Decine di strutture sono state trovate nella zona Madalena dell’Isola di Pico.
Gli archeologi ritengono che le strutture siano state costruite secondo un orientamento astronomico molto preciso, facendo riferimento ai solstizi d’estate, il che suggerisce che sono state realizzate per uno scopo preciso.
Inoltre, i ricercatori ritengono che le strutture piramidali di Madalena, conosciute dalla popolazione locale con il nome di “maroiços”, siano analoghe a quelle rinvenute in Sicilia, Nord Africa e Isole Canarie.

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Azzorre: ciò che resta di Atlantide?

L’arcipelago delle Azzorre è una catena di nove isole vulcaniche divise in tre gruppi principali. Esse si trovano a 1500 chilometri ad ovest di Lisbona. Storicamente, c’è incertezza sulla data della loro scoperta e sul suo autore.
Le nove isole si estendono per più di 600 chilometri nel cuore dell’Oceano Atlantico; la terra più vicina è Madera, a 906 chilometri, mentre il Portogallo si trova a 1400 chilometri, e la Nuova Scozia a 2738 chilometri. Le Azzorre risultano essere le cime di alcune delle montagne più alte del pianeta, se misurate dalla base sul fondo dell’oceano.
La posizione dell’Arcipelago ha alimentato la leggenda che le Azzorre potrebbero essere ciò che rimane del grande continente Atlantideo.


i abitanti delle Azzorre raccontano volentieri la leggenda del misterioso continente di Atlantide, sprofondato dopo numerose e violentissime esplosioni, lasciando in eredità le nove isole. Queste leggende sembrano confermare i racconti di Platone contenuti nelTimeo e nel Crizia.
Tuttavia, gli scienziati ritengono che l’arcipelago sia il risultato di reiterate effusioni vulcaniche avvenute nel fondale marino e negano che qui sia mai esistito un continente. Lo stesso nome “Azzorre” sembra essere frutto di un equivoco.
Deriva infatti da “açor”, che in portoghese significa “astore”: gli esploratori riferirono di avere avvistato numerosi stormi di astori intorno ai monti delle isole; in realtà, non si trattava di astori, che qui non ci sono, ma di poiane.
In ogni caso, le Azzorre sono davvero isolate e distanti da tutto, proprio come si immaginava fosse Atlantide. Guardando queste terre incontaminate, ricche di vegetazione e laghi naturali, le leggende che si tramandano sembrano essere realtà.

venerdì 20 settembre 2013

DERYNCUYU: La Città ALIENA

Derinkuyu, l’antica città sotterranea costruita dagli antichi astronauti per proteggere l’umanità?

Da secoli si raccontano storie di grotte e tunnel nelle profondità della terra, passaggi sotterranei che conducono a regni di demoni e mostri. È possibile che queste leggende nascondano una sorprendente verità? Forse ci sono davvero luoghi misteriosi e inspiegabili sotto i nostri piedi, luoghi le cui origini potrebbero non essere di questo mondo.

La Cappadocia, nella Turchia orientale, è delimitata al nord dal Mar Nero e a sud dalla catena montuosa del Tauro.
Nel 1963, una semplice ristrutturazione nella città di Derinkuyu porta ad una scoperta straordinaria.
L’apertura della parete di una grotta, rivela un passaggio verso una città sotterranea, antica di migliaia di anni, ad oltre 85 metri di profondità.
Ci sono tredici piani che scendono sottoterra, con pozzi di ventilazione e circa quindicimila bocchette che portano l’aria anche ai livelli più profondi.
Per quanto incredibile, le camere rocciose scoperte potevano contenere circa 20 mila  persone tra uomini, donne e bambini. Ci sono perfino tracce di centri religiosi, magazzini, torchi per il vino e stalle per il bestiame.

Nei livelli sotterranei sono stati trovati sale da pranzo, cucine annerite dalla fuliggine, cantine, botteghe di alimentari, una scuola, numerose saloni e anche un bar.
La città ha beneficiato della presenza di un fiume sotterraneo e pozzi d’acqua. Era una piccola città completamente autosufficiente, che ancora oggi stupisce studiosi e ingegneri.
La costruzione di una città come Derinkuyu sarebbe stata un’impresa per chiunque, anche in tempi moderni e con attrezzature moderne. Pensare che un’opera del genere sia stata realizzata in un’epoca così remota è semplicemte stupefacente, paragonabile solo alle piramidi d’Egitto.
A Derinkuiu, a causa della morbidezza della pietra, bisognava stare molto attenti a fornire abbastanza supporto ai piani superiori con i pilastri, altrimenti ci sarebbero stati crolli catastrofici.
Invece, è sorprendente l’assenza di qualsiasi traccia di collasso grave, quindi dobbiamo supporre che dovessero essere particolarmente abili e conoscessero molto bene il materiale roccioso.

Parliamo di popoli antichissimi, ed è difficile immaginare come possano aver fatto a realizzare un’opera del genere. Forse furono aiutati da qualche altra civiltà?
Ma chi ha costruito questa enorme città sotterranea? E quale motivazione misteriosa li ha spinti a vivere sottoterra? Perchè qualcuno vorrebbe vivere nella profondità di queste strane caverne?
Secondo molti archeologi e studiosi, è probabile che Derinkuyu servisse come rifugio temporaneo durante le invasioni e che sia stata costruita intorno all’800 a.C. dai Frigi, un popolo dell’Età del Bronzo imparentato con i Troiani.
Altri credono che sia stata costruita dagli Ittiti, popolo guerriero menzionato nella Bibbia e che aveva prosperato centinaia di anni prima. Ma è possibile che la città sotterranea sia ancora più antica? Secondo i teorici degli “Antichi Astronauti” lo è, e forse di varie migliaia di anni.

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 La Cappadocia faceva parte dell’impero di Zoroastro, di origine persiana, con una delle più antiche tradizioni religiose dell’umanità.
Si ritiene che la religione di Zoroastro, una fede antica basata sulle forze opposte del bene e del male, abbia fortemente influenzato sia l’Induismo che il Giudaismo e il Cristianesimo.
Fondata intorno al VI secolo a.C., il suo dio principale è il creatore Ahura Mazdā. Nel secondo capitolo del testo sacro zorastriano “Avestā”, Ahura Mazdā salva l’intero genere umano da un distrato ambientale globale, un pò come la storia di Noè nella Bibbia ebraica.
Il grande profeta Yima fu incaricato dal creatore di costruire il palazzo “Vara di Yima” al fine di proteggere tutte le creature dall’imminente disastro. Secondo i teorici degliAntichi Astronauti, questo palazzo sarebbe da identificare con l’opera realizzata a Derinkuyu.
Come raccontano i testi sacri, Yima costruì una città sotterranea a più piani per proteggere un gruppo scelto di persone e animali non dall’alluvione, ma da un’era glaciale globale.
Nella “Vendidad” viene denominato come il “malvagio inverno”. Secondo molti climatologi classici, l’ultima era glaciale si è verificata circa 18 mila anni fa, terminando intorno al 10 mila a.C. È possibile che Derinkuyu sia stata costruita come rifugio da un devastante inverno globale?
Non potendo datare la pietra al carbonio, chiunque può fare ipotesi su quanto sia antica Derinkuyu. Ma se Derinkuyu dovesse essere la città sotterranea che Ahura Mazdā ha ordinato di costruire, forse c’è un sorprendente nucleo storico dietro la leggenda. Se è così, chi o cosa era il dio Ahura Mazdā?
Dai testi sacri zoroastriani, Ahura Mazdā sembra essere il responsabile della gestione di tutto quello che succede sulla Terra.
Lo si può leggere in vari modi: potrebbe rappresentare una sorta di forma di coscienza universale che sovraintende alla vita dell’universo e dell’umanità, oppure, molto più concretamente, potrebbe rappresentare un’intelligenza extraterrestre che vigila sul pianeta.
Quasi tutti i testi sacri antichi parlano della conoscenza data al genere umano da “divinità” discese dal cielo. È possibile che Ahura Mazdā sia stato un essere intelligente proveniente da un altro mondo e che sia stato riconosciuto come un dio dalle antiche popolazioni terrestri? E se sì, ha fornito la tecnologia necessaria ai suoi seguaci per costruire questo complesso labirinto di protezione contro un disastro ambientale?
Ma ci potrebbe essere un’altra inquietante ragione dietro la costruzione di Derinkuyu. Secondo alcuni studiosi, un indizio sarebbe l’insolito sistema di sicurezza della città sotterranea, realizzato con porte da 500 chili posizionate su rotelle e che possono essere spostate da una sola persona.
Queste porte sono state realizzate con grande ingegno. In pratica, si possono aprire facendo leva solo dall’interno. Ciò lascia supporre che chiunque abitasse a Derinkuyu si nascondesse da qualcosa o da qualcuno.
Secondo i testi antichi zoroastriani, Ahura Mazdā si alza in cielo in un carro divino e muove guerra contro il suo eterno nemico Angra Mainyu, il demone della distruzione. È possibile che si tratti, come sostengono molti teorici degli Antichi Astronauti, della raffigurazione di due forze extraterrestri che si scontrano per il controllo della Terra e delle sue risorse?
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Solo delle intelligenze evolute avrebbero potuto avere la capacità di alzarsi in volo con dei veicoli aerei (carri divini). Queste entità erano in possesso di quel genere di macchine di cui si legge in ogni cultura antica del mondo! Basti pensare alle “Vimana” della tradizione Indù o al “Carro di Fuoco” nella Bibbia ebraica che rapisce il profeta Elia portandolo in cielo.
Se prendiamo in considerazione la tradizione zoroastriana, ci sono chiari accenni ad una sorta di battaglia aerea tra fazioni in guerra. Perciò, è molto probabile che le grotte di Derinkuyu siano state usate come riparo contro i bombardamenti aerei degli extraterrestri che si combattevano tra loro.
Se un veicolo aereo sorvola Derinkuyu ad alta velocità, non potrà mai vedere le bocchette di areazione della città sotterranea. Derinkuyu è il rifugio antiaereo per eccellenza!
To be continued..